Mangiare tonno in scatola tutte le sere: ecco cosa succede al cuore, alla glicemia e al colesterolo

Il tonno in scatola è un alimento versatile e pratico, perfetto per preparare rapidamente numerosi piatti. È una fonte di proteine di alta qualità, vitamine del gruppo B e acidi grassi omega-3, che contribuiscono a mantenere un cuore sano e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Sceglierlo è una questione di comodità, perché il tonno in scatola è sempre pronto all’uso ed è l’ideale per preparazione di pasti veloci e sani. Inoltre, è versatile e ha una lunga conservabilità. Da non trascurare anche il valore nutrizionale, perché il tonno, sia che in scatola o fresco, è ricco di proteine, vitamine e minerali essenziali.

Con questo articolo, intendiamo offrirvi qualche delucidazioni su quelle che, però, possono essere gli effetti negativi del tonno in scatola, che potrebbe causare qualche problema a chi soffre di colesterolo, di problemi cardiaci e di glicemia alta. Quindi, leggete con attenzione come continuare a mangiare tonno in scatola senza danneggiare la propria salute.

Come il tonno può essere un problema per cuore, glicemia e colesterolo?

Il tonno, in particolare quello in scatola, è spesso considerato un alimento sano e nutriente, ma come qualsiasi altro alimento, il consumo eccessivo o di determinate tipologie può presentare alcune controindicazioni, soprattutto per quanto riguarda il cuore, la glicemia e il colesterolo. In relazione al cuore, il tonno, soprattutto le specie più grandi, può contenere livelli significativi di metilmercurio, una sostanza tossica per il sistema nervoso, in particolare per lo sviluppo del feto e dei bambini piccoli. Un consumo eccessivo può aumentare il rischio di problemi cardiovascolari. Inoltre, la presenza di sodio, perché il tonno in scatola si trova in salamoia, può contribuire all’ipertensione, un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.

In relazione alla glicemia, il tonno in sé non ha un impatto significativo sulla glicemia, in quanto ha un basso indice glicemico. Tuttavia, alcuni tipi di tonno in scatola possono contenere zuccheri aggiunti, che possono influenzare i livelli di glucosio nel sangue. Mentre, se ci poniamo degli interrogativi sul colesterolo, il tonno conservato in olio, soprattutto se di bassa qualità, può contenere una quantità significativa di grassi saturi, che possono aumentare i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL); d’altra parte, il tonno è una buona fonte di acidi grassi omega-3, che hanno effetti benefici sul cuore, contribuendo a ridurre i trigliceridi e ad aumentare il colesterolo “buono” (HDL).

Ecco come continuare a mangiare tonno in scatola senza che faccia male

Il tonno in scatola è un alimento comodo, economico e versatile che può essere inserito in una dieta equilibrata, a patto di fare attenzione ad alcuni dettagli. Continuare a mangiare tonno in scatola senza rischi per la salute è possibile seguendo alcune semplici regole e accorgimenti che ti permetteranno di godere dei suoi benefici senza esporre il tuo organismo a possibili danni. Ecco come fare.

  • Scegliere il tonno di alta qualità. La qualità del tonno in scatola può variare notevolmente da un marchio all’altro. Scegliendo un tonno di alta qualità, puoi ridurre al minimo i rischi associati al consumo frequente e godere al meglio delle proprietà nutritive del prodotto.
  • Variare le fonti di proteine. Mangiare tonno in scatola ogni giorno potrebbe portare a un eccesso di mercurio nel corpo, ma è possibile evitare questo problema variando le fonti proteiche nella dieta.
  • Limitare il consumo settimanale di tonno. Per ridurre il rischio di accumulo di mercurio e altri metalli pesanti, è consigliabile moderare il consumo di tonno in scatola, specialmente se si tratta di una varietà che può essere più ricca di mercurio, come il tonno a pinna gialla.
  • Aggiungi alimenti ricchi di fibre e antiossidanti. Integrare il tonno con altri alimenti ricchi di fibre e antiossidanti è un modo efficace per bilanciare il pasto e ridurre i possibili effetti negativi del consumo regolare di tonno.
  • Ridurre il contenuto di sodio. Il tonno in scatola, specialmente quello conservato in salamoia, può essere ricco di sodio, un elemento che, se consumato in eccesso, può contribuire all’aumento della pressione arteriosa e a problemi cardiovascolari.
  • Monitorare la qualità dell’olio utilizzato. Prediligi tonno conservato in olio extravergine di oliva che offre benefici per il cuore e aiuta ad aumentare l’assunzione di grassi buoni, e quindi evita oli di semi di bassa qualità, che sono ricchi di grassi saturi e che, se consumati in eccesso, possono aumentare l’infiammazione e avere un impatto negativo sulla salute.
  • Integra con alimenti ricchi di selenio, che è un minerale che può contribuire a ridurre gli effetti negativi del mercurio. Fortunatamente, il tonno è già una buona fonte di selenio, ma è possibile potenziarne ulteriormente l’effetto integrando altri alimenti che ne sono ricchi.

Quindi sì, puoi continuare a mangiare tonno in scatola, tenendo presenti quelli che sono le raccomandazioni. Ricorda sempre che non esiste un cibo che faccia realmente e totalmente male. Ma esiste solo il fatto di mangiarlo esageratamente e senza alcun autocontrollo; questo è il reale problema che può inficiare sul tuo stato di salute, se già compromesso per la presenza di glicemia alta, cardiopatie o colesterolo alto.

Mangiare tonno in scatola non deve necessariamente essere dannoso per la salute, a patto di seguire alcuni accorgimenti. Scegliendo tonno di qualità, variando le fonti proteiche, moderando la frequenza di consumo e abbinando il tonno a cibi ricchi di fibre e antiossidanti, è possibile continuare a godere dei benefici di questo alimento senza rischi. La chiave sta nel bilanciare la dieta e fare scelte informate, permettendoti di gustare il tonno in modo sano e sicuro.

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